Il progetto della Comunità psicoergoterapica residenziale si offre per un intervento di Pronta Accoglienza. Nasce dopo un accurato lavoro di analisi dei bisogni del territorio effettuato con la collaborazione del Ser.D. di Cremona. Questo lavoro ha evidenziato la necessità di creare una struttura comunitaria che accolga, in un contesto protetto, i soggetti tossicodipendenti che hanno bisogno di un sostegno immediato per contenere la crisi e di uno spazio di lavoro per elaborare motivazioni personali ed intraprendere possibili percorsi terapeutici individualizzati.
La filosofia di fondo del Progetto si riassume in quattro parole chiave:
Accogliere: offrire uno spazio protetto a cui possono accedere le persone che hanno bisogno di una presa in carico immediata ed un periodo di tempo per riorganizzare la propria situazione di vita.
Contenere: attraverso un sistema di regole e di strutturazione delle giornate, offrire un contesto protetto che allontani la persona dalle sostanze e gli permetta di iniziare un percorso di crescita personale.
Osservare: la persona viene osservata nella sua globalità, ogni momento della giornata, strutturata e non, è determinata al fine di identificare i bisogni reali, le caratteristiche e le problematiche.
Progettare: costruire, attraverso un lavoro di rilettura del periodo di osservazione e un confronto con gli altri Servizi coinvolti, un piano di trattamento individualizzato che risponda alle caratteristiche specifiche del singolo.
Obiettivo
In un periodo di tempo determinato della durata di 3 mesi definire, attraverso un accurato lavoro di osservazione e di diagnosi (educativa, psicologica e psichiatrica), un piano di trattamento individualizzato finalizzato all’inserimento in percorsi idonei ai bisogni della persona.
Destinatari
- tossicodipendenti che si rivolgono direttamente al Centro, con o senza famiglia;
- tossicodipendenti inviati dai Ser.D. di appartenenza;
- tossicodipendenti in trattamento metadonico a scalare inviati dai Ser.D. di competenza;
- tossicodipendenti con disturbi mentali gravi in comorbilità;
- vengono accolti solo tossicodipendenti maggiorenni, di sesso maschile.
Strumenti
Colloqui di aggancio: l’aggancio, il primo contatto, avviene grazie alla richiesta di alcuni colloqui a cui l’Operatore fa seguire altri momenti di incontro e di ascolto. Questi colloqui hanno la finalità di accogliere la domanda e raccogliere un minimo di informazione sullo stato psicologico-sociale della persona per definire l’inserimento. Viene definito un primo contratto di lavoro in cui vengono esplicitate delle regole, impegni; il numero dei colloqui è variabile a seconda delle caratteristiche della persona e dei tempi d’ingresso.
Colloqui di raccolta dati: servono per avere una serie di informazioni oggettive riguardanti la situazione personale, familiare, legale, tossicomanica e sanitaria.
Colloqui di anamnesi: viene effettuata una indagine storico approfondita nelle seguenti aree: famiglia, relazioni interpersonali (amicizie, scuola, lavoro ecc.), relazioni affettive e sessuali, hobbies e interessi, vissuto tossicomanico.
Colloqui di sostegno: l’Operatore è disponibile a rispondere al bisogno dell’utente di essere ascoltato nei momenti di crisi.
Incontro del mattino: avviene giornalmente ed è un momento di gruppo strutturato dove l’Operatore rilegge con i residenti gli avvenimenti del giorno precedente e definisce la programmazione delle attività che si svolgeranno nella giornata.
Gruppo educativo: viene effettuato due volte la settimana in giorni prestabiliti ed è uno strumento finalizzato a conseguire i seguenti obbiettivi:
- identificare le problematiche ed i bisogni specifici di ciascun soggetto;
- portare gli utenti ad una chiara consapevolezza dei propri bisogni lavorando principalmente sulla presa di coscienza dei propri comportamenti e sulla possibilità di cambiamento;
- allacciare una relazione interpersonale con l’utente quale presupposto ad una buona alleanza terapeutica.
Convivenza: attraverso i momenti strutturati le persone hanno la possibilità di confrontarsi e di accettare le proprie differenze.
Strutturazione del tempo: ogni momento della giornata è programmato e viene richiesto all’utente il rispetto dei tempi previsti.
Gestione della casa: è organizzata in settori di lavoro (cucina, manutenzione, orto e giardino, assemblaggio) nei quali i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con l’assunzione di nuove responsabilità.
Regole: no droga, no alcool, no psicofarmaci se non prescritti da un medico specialista, no violenza fisica e verbale, no rapporti sessuali tra residenti.
Impegni: rispetti orari prestabiliti, gestione economica (non avere in consegna denaro ed oggetti valore, numero limitato di sigarette e caffè), uscite programmate e protette.
Metodologia
Viene effettuato un lavoro di osservazione comportamentale, sociale, storico e fenomenologico finalizzato alla definizione di un Piano di trattamento. Ci si avvale di una Cartella Terapeutica, un Questionario Anamnestico che ha l’obbiettivo di raccogliere informazioni rispetto alle varie Aree della vita, un Diario di “bordo“, una Cartella Medica. Il lavoro che viene svolto è personalizzato: l’utente viene preso in carico per essere accompagnato in un percorso individualizzato che tenga conto delle sue caratteristiche, limiti e risorse. Lo stile di lavoro è la flessibilità, non inteso come lassismo o come ridefinizione delle regole, quanto come capacità di capire la diversità dei soggetti e di adeguare gli interventi in base alle situazioni. E’ intesa quindi come elasticità nell’azione educativa.
Figure professionali per l’accoglienza
- n .1 Psicologo a tempo parziale;
- n. 6 Educatori professionali a tempo pieno;
- n. 1 coordinatore a tempo parziale
- n. 1 Infermiera professionale a tempo parziale (volontaria).
Il lavoro delle figure professionali sopraelencate è integrato dalla presenza di Volontari qualificati attraverso corsi interni periodici.
Posti residenziali di accoglienza
- n. 15 utenti (posti a contratto);
Il servizio è gratuito, si richiede un contributo per le spese personali.
Piano Di Trattamento
I piani di trattamento che possono essere definiti alla fine del periodo di osservazione coinvolgono, in un’ottica di lavoro di Rete e di fruizione delle risorse territoriali, le strutture che possono rispondere congruentemente ai bisogni di ogni singolo soggetto. Possibili risposte sono:
- Comunità Terapeutica;
- Comunità Pedagogica;
- Comunità di intervento a Bassa Soglia;
- Cooperative di lavoro;
- Percorsi individualizzanti;
- Comunità per soggetti a Doppia Diagnosi.
Contatti:
La Zolla, in via San Savino n. 42, 26100 Cremona
Tel. 0372.453311
E-mail: lazolla.cremona@gmail.com
Pec: lazollaonlus@pec.it
Ufficio educatori: lazolla.staff@gmail.com
Pec educatori: lazollastaff@legalmail.it
Raggiungibilità con i mezzi di trasporto
Partendo dalla stazione ferroviaria di Cremona, prendere il bus H con destinazione San Savino.